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Riforma ammortizzatori sociali, la Cisal incontra il ministro Catalfo

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Cassa integrazione, Naspi, e formazione, ecco le proposte della delegazione al tavolo di confronto con i sindacati


“Un ammortizzatore sociale universale, che possa includere tutte le imprese, senza distinzione per limiti dimensionali e per numero di dipendenti, uno strumento unico applicabile alle imprese di ogni settore, alle realtĂ  piĂą piccole che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese”. Lo ha proposto la Cisal, rappresentata dal Segretario Confederale Davide Velardi e dal Segretario Generale Cisal Terziario Vincenzo Caratelli, al tavolo sulla riforma degli ammortizzatori sociali con il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo. “Le procedure di accesso – ha spiegato la Cisal – devono essere semplificate e velocizzate, attraverso un unico soggetto erogatore che deve essere l’Inps, il quale deve garantire la rapiditĂ  nella lavorazione delle richieste di integrazioni salariali al fine di non lasciare i lavoratori privi di sostegno al reddito, come sta avvenendo per molti di essi”.

Cassa integrazione. “Le nuove settimane di cassa integrazione che verranno approvate con il Decreto Ristori 5, non vadano a sovrapporsi, come giĂ  avvenuto in passato, a quelle precedentemente erogate, ma siano aggiuntive ad esse e fruibili nell’arco di tutto il 2021. Una condizione necessaria – ha spiegato la Cisal al ministro Catalfo – in considerazione della difficoltĂ  di poter fare qualsiasi previsione sul futuro delle imprese, in particolare di quelle del settore del turismo e dell’occupazione dovuta al persistere della situazione emergenziale legata alla pandemia”.

Naspi. “Creare una banca dati universale per l’analisi dei profili professionali piĂą richiesti dal mercato del lavoro, con particolare attenzione alle esigenze territoriali e regionali, per favorire una formazione settoriale finalizzata allo sviluppo di moderne e competitive figure professionali. Crediamo sia opportuno – ha continuato la Cisal nel suo intervento – anche prevedere una copertura aggiuntiva ai 24 mesi attuali, di ulteriori 12 mesi, dell’indennitĂ  di disoccupazione per i lavoratori di etĂ  superiore ai 50 anni, giustificata dalla difficoltĂ  della loro ricollocazione”. 

Formazione. “La Cisal conferma l’importanza della formazione dei lavoratori, anche nell’ottica di una abbreviazione dei tempi tra perdita del posto di lavoro e nuovo impiego, in quanto minore sarĂ  il tempo trascorso in disoccupazione, maggiore sarĂ  il risparmio in termini economici per lo Stato. Il sostegno al reddito deve essere accompagnato obbligatoriamente da percorsi formativi ad-hoc attraverso le politiche attive e lo sviluppo di nuove competenze. Crediamo sia necessaria una proroga al finanziamento del Fondo Nuove Competenze scaduto il 31 dicembre 2020, al fine di rendere piĂą competitive le imprese sul mercato”.