Protestano a Sassari i lavoratori di E-distribuzione, Cisal Federenergia: “Situazione insostenibile”

Notizie dalle Federazioni

“L’Enel calpesta la dignità e il rispetto dei lavoratori sardi che chiedono solo di riavere una vita normale”


Turni massacranti che vanno dalle 100 alle 160 ore al mese e strumentalizzazioni da parte dell’azienda sottopongono i dipendenti di E-distribuzione Sassari ad uno stress psicofisico diventato ormai insostenibile, una condizione che incidere negativamente anche sulla qualità delle vite personali e familiari.

“L’Enel calpesta la dignità e il rispetto dei lavoratori sardi, che chiedono solo di riavere una vita normale”, è il grido di protesta lanciato dalla Segreteria regionale di Cisal FederEnergia.

“La mancanza cronica di personale ha portato a una situazione invivibile nei posti di lavoro e – prosegue la sigla – a fronte dello stesso servizio da rendere alla clientela, centinaia di persone non sono più in organico”.

I lavoratori non sono più disposti a dare la propria disponibilità per sopperire alla mancanza di personale, tanto più che le disposizioni contrattuali sono chiare in materia di reperibilità poiché non regolate da obbligatorietà su turnazioni aggiuntive.

“Chiediamo il ripristino dei turni della reperibilità ordinaria, come da contratto – insistono – ma l’azienda strumentalizza anche i bollettini di allerta meteo della Protezione civile per obbligare i lavoratori a extra turnazioni e sopperire alle gravi carenze in organico”.

Per tutte queste ragioni Cisal FederEnergia annuncia iniziative in tutta la Sardegna: “Faremo tappa in tutte le città dove esiste una sede di E-distribuzione per manifestare il nostro dissenso”.