Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro: “E’ inaccettabile, correggere equivoco normativo e ripristinare la compatibilità ammessa”
“Togliere l’assegno di invaliditĂ alle persone con disabilitĂ che percepiscono un compenso da piccola attivitĂ lavorativa è inaccettabile. Significa limitare ulteriormente la possibilitĂ di integrazione sociale ed autosufficienza economica di queste persone che spesso affrontano spese aggiuntive legate alla propria condizione. Significa portare queste persone a scegliere la via dell’isolamento a discapito di quella dell’inclusione, onde evitare di perdere quel minimo di aiuto. Occorre intervenire immediatamente per correggere l’equivoco normativo esistente da 50 anni e ripristinare la compatibilitĂ sino ad ora ammessa”. Così il Segretario Generale, Francesco Cavallaro, ha commentato la direttiva inviata dall’Inps dopo alcune pronunce della Corte di Cassazione che includono l’assenza di redditi da lavoro tra i requisiti per l’erogazione dell’assegno.