Le dichiarazioni della Federazione Autonoma Settore Elettrico e Gas-Acqua a seguito del tavolo di venerdì 31 gennaio
I rappresentati di Cisal FederEnergia si sono seduti al tavolo del Mise per un confronto sul processo di decarbonizzazione della Sardegna, a rischio di blackout. Le centrali energetiche interessate sono quelle di Fiumesanto e del Sulcis. Dal Phase out dal carbone, ossia lo spegnimento delle centrali sarde, dipende infatti il futuro lavorativo di quasi quattrocento persone.
La situazione che riguarda la Sardegna è complessa e ha bisogno di approfondimenti che riguardano sia i processi autorizzativi sia le opere da costruire e CISAL FederEnergia ritiene ancora il percorso denso di incognite e senza reali certezze.
A seguito dell’incontro, la Federazione dichiara: “Mentre ci troviamo in assoluto anticipo riguardo alle tecnologie impiantistiche, poichĂ© il cavo Terna non lo ha ancora accantierato, il gas in Sardegna non viene ancora approvvigionato…. Pertanto siamo ben lontani dal poter dare corso alla conversione degli impianti”.
FederEnergia prosegue: “Serve un cronoprogramma a tappe cadenzato che permetta a tutti i soggetti in causa di poter interagire e portare a compimento un progetto affidabile, poichĂ© è doveroso nei confronti di chi abita in isola e non deve rischiare il blackout, doveroso per un fatto sociale che il gas possa essere fornito alle industrie ed ai Sardi sino ad ora penalizzati rispetto al resto d’Italia”.